SITUAZIONE
DELL’EDILIZIA ANTISIMICA A CATANIA
La città di Catania e il suo hinterland, non si sa per quali oscuri motivi, è stata classificata zona sismica soltanto nel 1981. E’ chiaro quindi, che tutti gli immobili costruiti prima di questa data, e principalmente quelli della tumultuosa speculazione edilizia degli anni ’60 e ’70 sono a fortissimo rischio. Palazzi di dieci, dodici piani costruiti senza tener conto della possibilità nemmeno di una leggerissimo movimento orizzontale.
Poi, il 23 settembre del 1981, il capolavoro! Catania e tutta
Perché tale assurda disparità, quando il sisma del 1693 con 7,5 magnitudo Richter era stato il più forte mai avvenuto nella nostra nazione, superiore a quello di Messina di 7,2 magnitudo Richter? Forse perché erano passati già più di trecento anni? (Per la nostra Terra lo spazio breve di un attimo), o forse perché si sarebbero avuti dubbi sull’insediamento degli stabilimenti petrolchimici di Augusta, Priolo e Melilli ?
Nel 2010 una svolta, viene reso esecutivo il nuovo regolamento sismico del
2008. E ancora, pur essendo cambiata completamente la filosofia del
costruire antisismico, con interessantissime
innovazioni, la
normativa consiglia, (impone per i lavori pubblici), alla Sicilia
Orientale edifici meno resistenti al sisma di quelli da edificare nella
zona del Messinese e della bassa Calabria. Basta esaminare le
accelerazioni al suolo imposte: quelle della Sicilia Orientale sono
tutte inferiori a quelle del Messinese!
Ing. Vincenzo Marino - Via Proserpina, 21 - 95128 CATANIA - tel.: 339 2893947; e-mail: studiomarino@studiomarino.org